Gli ambienti
del Delta rappresentano un vero paradiso per gli
uccelli.
Sono circa 320 le specie che popolano le zone umide del
Parco, oltre 130 delle quali vi si riproducono.
Fra essi la Beccaccia di mare, il Marangone
minore, la Moretta tabaccata, la Spatola, che da qualche
anno è comparsa nelle Valli di Comacchio e in Valle
Mandriole, il Mignattaio, la Volpoca, il Fraticello, che,
con oltre 700 coppie, ha nel Delta del Po la colonia più
importante d’Europa.
Sugli scanni (piccole isole create
dai detriti apportati dai fiumi) si possono avvistare
il Gabbiano reale mediterraneo, il Gabbiano comune, il
Gabbiano corallino, il Gabbiano roseo, la Sterna zampenere,
la Sterna comune, il Beccapesci, tutti nidificanti, oltre
alla rarissima Sterna di Ruppel. Sono nidificanti tutti
gli aironi europei, il cenerino, il bianco maggiore, la
Garzetta, il Tarabuso, il Tarabusino, la Nitticora, la
Sgarza ciuffetto, l’Airone rosso e
il guardabuoi, che hanno creato grandi e popolose colonie
(ad es. la garzaia a Codigoro e quella di Valle Mandriole,
la più grande d’Italia).
Non mancano Folaghe e Gallinelle d'acqua;
inoltre, tanti Anatidi, che d’inverno popolano le
zone umide e che si fermano a nidificare, come il comune
Germani reale e specie più rare, come la Canapiglia,
la Marzaiola, il Fistione turco e il Moriglione; numerosi
anche lo Svasso maggiore ed il Tuffetto.
Dove l’acqua è più bassa si trovano
varie specie di limicoli, come il Cavaliere d'Italia, divenuto
il simbolo del Parco del Delta del Po, l’Avocetta,
la Pettegola, il Beccaccino, il Combattente e la Pittima
reale.
Si possono vedere molti rapaci diurni:
Falco di palude, Albanella minore e reale, Poiana, Aquila
anatraia maggiore, Grillaio e Falco cuculo, e notturni:
Assiolo, Gufo di palude e comune.
Molti sono anche i Passeriformi, quali l’Usignolo
di fiume, il Beccamoschino, il Cannareccione, il Forapaglie
castagnolo, l’Occhiocotto, il Basettino ed il Migliarino
di palude.
E' facile incontrare i coloratissimi
Gruccione, Ghiandaia marina e Martin pescatore, oppure
udire tra i boschi il picchiettare del Picchio rosso maggiore
o del Picchio verde.
Da qualche anno sono avvistabili i Fenicotteri, soprattutto
nelle Saline, nelle Valli di Comacchio e nella Valle Bertuzzi,
dove la salinità dell’acqua è più
elevata. Dal 2000 i Fenicotteri si fermano nel Delta anche
per la nidificazione: questo è un dato importante
se pensiamo che si tratta del luogo più settentrionale
d’Europa, scelto per la riproduzione.
Tra i mammiferi, oltre ai Ricci, alle
Donnole, alle Faine, ai Tassi, alle Volpi e alle Lepri,
e ad importanti popolazioni di rari Chirotteri, si trova
il Cervo nel Gran Bosco della Mesola, la cui popolazione
è composta da poco meno da
una cinquantina di esemplari, localmente detti “Cervi
delle Dune”. In alcune aree sono stati reintrodotti
i Caprioli e i Daini. Nel Parco è presente, inoltre,
un allevamento di cavalli Delta-Camargue.
I pesci che abitano i fondali vallivi
sono Orate, Branzini e Cefali, ma la regina indiscussa
del Delta è l’Anguilla. Nei fiumi sono diffusi
Carpe, Lucci, Storioni e Siluri, la cui presenza aumenta
di anno in anno.
Tra gli Anfibi sono degni di nota il rarissimo Pelobate
fosco e l’endemica Rana di Lataste, mentre tra i
Rettili le presenze più interessanti sono quelle
della Testuggine terrestre di Hermann e della Testuggine
palustre